Destinazione Oltrepò Mantovano
Il gusto è un senso, un senso importante. Il cibo è nutrimento, il cibo è cultura: cultura da conoscere, condividere ma soprattutto da assaggiare. La cucina tipica del nostro territorio, in particolare, è definita “di principi e di popolo”: raffinata per la corte dei Gonzaga, ma anche popolare poiché sa trarre anche dagli ingredienti poveri gusto e spessore.
Una terra di gusto e di produzioni tipiche
Esplorare il gusto dell’Oltrepò Mantovano, le materie prime di eccezionale qualità, inserite in cicli di coltivazione e di allevamento rispettosi dell’ambiente e dell’uomo, i secolari processi di trasformazione, riproposti nel rispetto della tradizione e della salute del consumatore, la sublimazione in piatti unici attraverso ricette che, pur diverse di famiglia in famiglia, hanno scolpito l’identità delle nostre comunità.
Da non perdere
- Assaggiare il Tiròt di Felonica un Presidio Slow Food che incarna l’essenza del cibo contadino: da giugno ad agosto, all’aperto, nel centro del piccolo paese sulla riva Po, oppure in vendita presso gli unici due forni che ancora lo producono.
- Assaggiare i Turtei sguasarot: una ricetta a base di vino cotto, mosto d’uva ridotto attraverso una lenta cottura, e tortelli con ripieno di fagioli e castagne secche che venivano mangiati come piatto unico accompagnati dalla polenta. Piatto povero che fu riveduto alla corte dei Gonzaga con l’aggiunta di spezie e agrumi diventando una pietanza principesca.
- Acquistare la Mostarda mantovana: una volta era preparata direttamente dagli speziali e riservata alle tavole dei signori. La mostarda mantovana è preparata con un unico tipo di frutta (pera, mela campanina o mela cotogna) tagliata a pezzi o a fette sottili. Oggi costituisce un ingrediente essenziale dei tortelli di zucca.
- Assaggiare al Salam d’la lengua: si ottiene da carni grasse e magre macinate e insaccate insieme alla lingua di maiale intera, già salmistrata o tagliata a cubetti, con aggiunta di grasso duro, sale, pepe e aromi: chiodi di garofano, cannella, ginepro, macis, alloro.
- Il Tartufo (periodo di visita consigliato l’autunno): il nostro territorio dove il paesaggio è pianeggiante, d’origine alluvionale, è una tartufaia naturale per il Tuber magnatum Pico, o Tartufo bianco pregiato. Quest’area, segnata dallo stretto rapporto con il fiume Po e compresa fra i 28 e i 5 metri sul livello del mare, trova il suo “epicentro tartufigeno” nel comune di Borgocarbonara.
Enogastronomia
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