Heavy metal.
I Silenzio Profondo nascono nel 2006 per mano di due ragazzi, Gianluca Molinari e Francesco Benassi, rispettivamente chitarra e voce. Entrambi amanti e appassionati dell’ Heavy Metal fondano questa band su Alessandro Diavolio alla batteria e a Stefano Banfi. Il progetto si basa sul dare vita ad un gruppo Metal no cover con testi in italiano che tutti possono imparare, capire, memorizzare ed apprezzare. E’ questo che rende i Silenzio Profondo unici nel loro genere; ricchezza di originalità che porta alla facile distinzione dalla massa musicale Metal emergente. Il nome della band rispecchia la cruda realtà del mondo odierno; tutte le verità che vengono offuscate e messe a tacere in un silenzio profondo. L’aggiunta di una chitarra rende il tutto più completo: è così che nell’estate del 2007 Marco Rossato si aggiunge alla band. La demo “Iniziando A Sperare” è un buon risultato: i Silenzio Profondo, nel bene e nel male, intraprendono una piccola via di successo, sempre restando nel mantovano, alla quale segue la grinta e la tenacia dei componenti guidati dalla volontà di non fermarsi davanti a nessuna difficoltà. E’ così che avvengono due importanti eventi: prima la sostituzione del bassista Banfi il cui ruolo viene ben rimpiazzato da Mattia Sogari, l’addio poi al cantante Benassi allontanato per motivi personali e sostituito da Rossato il quale si trova in mano due compiti importanti: voce e chitarra. Nel 2009 con questa nuova formazione nasce “Alias” la nuova demo dei Silenzio Profondo con l’intento di affermarsi come gruppo Metal Italiano. Pezzi come Jack Daniel’s e Scivolando nell’Oblio funzionano alla grande e la vendita di 200 copie sembra fruttare alla band. Dopo aver vinto con successo due importanti contest (Solferino Beer Fest, Motteggiana Rock contest) nell’ estate 2010 il gruppo decide di scrivere nuovo materiale, tutto in inglese. Le registrazioni della nuova demo sono attese per il 3 giugno; fino ad allora, Stay Metal!
MARCO ROSSATO: CHITARRA VOCE
GIANLUCA MOLINARI: CHITARRA SOLISTA
MATTIA SOGARI: BASSO
ALESSANDRO DAVOLIO: BATTERIA E CORI
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