Nasce inizialmente, intorno al 2008, come duo chitarra-pianoforte composto da Egidio Freddi e Gabriele Morselli, i quali hanno militato per più di cinque anni nella Nuvolari Jazz Band di Castel d’Ario con repertorio incentrato sul genere swing. Il duo si è poi aperto per un periodo al saxofono solista di Cristian Maccari e successivamente si è allargato a varie sessions con strumentisti occasionali di alto livello artistico partecipando a serate in diversi locali sempre nel genere swing-jazz. E’ entrato poi stabilmente nel gruppo con basso elettrico Davide Morselli che ha confermato l’indirizzo musicale verso uno swing ancora più marcato. Varie cantanti hanno partecipato alle esperienze musicali del gruppo affinando il genere musicale ed ora la definitiva presenza di Sara Bombana, che con la sua voce ha stupito più e più volte il pubblico ascoltatore, ha dato una svolta al gruppo. L’entrata della ritmica prima con Maurizio Albertoni alla batteria, ed ora con Massimo Borghi, ha portato il gruppo alla sua completezza e permesso di ampliare ulteriormente il repertorio che attualmente spazia dal SWING AMERICANO ANNI ’50, alla BOSSANOVA, con l’aggiunta talvolta anche di brani di stili diversi riarrangiati ad hoc.
La mia storia musicale inizia a Brescia a metà degli anni 60. Con poche e confuse motivazioni a 10 anni prendo lezioni di chitarra classica. Dopo diversi mesi mi rendo conto che era la chitarra e non la classica ad interesssarmi profondamente. Continuo masochisticamente per 2 anni e poi mi arrendo all’evidenza del Blues. Inizio a fraternizzare con accordi di settima e pentatoniche e con l’aiuto di Marco, mio fratello batterista, cominciamo a provare, per la gioia dei genitori, nel garage di casa. Il primo gruppo storico un trio: chitarra, batteria e mandolino amplificato si rende conto che necessita di un basso e al mandolinista viene imposto di “appassionarsi” rapidamente alle 4 corde. Nasce così la “Carnaby Street” con un’impronta decisamente progressive: rock melodico e melodie “simil classiche”. (L’ossessione della classica tuttora abita la mia mente) gruppi di riferimento: Banco del Mutuo soccorso, Genesis, Yes, Amazing Blondel etc. Il gruppo dura una decina d’anni e poi, in seguito al mio trasferimento nel mantovano, prosegue il suo percorso che ancora oggi è vivo, per l’entiusiasmo e la dedizione di mio fratello.
Anni confusi con varie esperienze blues/rock e con punte nella fusion. Il verme del Jazz comincia ad operare dentro di me. Nel frattempo i miei figli, Matteo batterista e Stefano hammondista, con idee meno confuse si fanno coinvolgere nella musica Blues e formano un gruppo di successo : i Breaking Vegetables, oggi al loro secondo CD.
Rudy Spery e Paolo Varoli nel tentativo disperato di darmi una formazione musicale, cominciano ad inserirmi nel mondo dello swing e dei tempi dispari, riuscendo a mettermi in condizione di partecipare dignitosamente a gruppi swing. All’inizio l’intervento è stato di tipo clinico-ortopedico sulla mano, poi si sono visti i primi risultati.
A Casteldario per anni ha suonato con successo una Jazz Big Band raccogliendo musicisti di pregio, il rimpianto Roberto Modena, Marco Remondini, Dario Remondini, Andrea Tarozzi, Mauro Ottolini, Elena Pasquetto. Il nome Nuvolari Jazz Big Band ha preso le origini da Tazio Nuvolari, il corridore volante.
Roberto Modena mi chiede di unirmi al gruppo e qui ho la fortuna di conoscere Gabriele Morselli, un ottimo e solido musicista, ma per me soprattutto un amico fraterno. Con la Nuvolari spaziamo nello swing d’autore con frequenti fughe nel Latin Jazz. Dopo la prematura scomparsa di Roberto Modena la Nuvolari si spegne lentamente.
Con Gabriele in duo cominciamo a provare insieme, poi a noi si unisce un bravo sassofonista Cristian Maccari, che accresce la nostra esperienza in modo concreto. Con lui costruiamo i fondamenti del nostro repertorio attuale. Avendo bisogno di un bassista e soprattutto avendo verificato che non è per nulla facile suonare lo swing, la vittima designata appare Davide, ignaro figlio di Gabriele, un giovanissimo musicista che sembra nato per lo swing e per il jazz. Il suo imperdonabile errore è stato quello di dimostrarci che in modo rapido e preciso era in grado di memorizzare un repertorio complesso come quello che suoniamo, spaziando dallo swing al latin e alla bossanova. Per questo motivo il suo apporto è divenuto ben presto insostituibile. Il nome Swing Project tenta di unire tutte le nostre esperienze in un progetto comune. Entra nel gruppo anche una cantante cremonese Leda Mori, che per un paio d’anni condivide la nostra musica. Mao Albertoni per diversi anni ha fatto parte della famiglia, dando un contributo cruciale, sia sul piano musicale, sia su quello della profonda amicizia e umanità. Ora si è preso un periodo di riflessione, ma speriamo di vederci presto.
Massimo, Macio Borghi è il nostro nuovo drummer al quale vanno tutti i nostri migliori auguri.
Ma è con l’arrivo di Sara , “Sary” Bombana la “nostra” cantante, che il gruppo ha trovato la sua dimensione definitiva. Sara ha una voce splendida e un entusiasmo che contamina tutti. Ha un’ottima esperienza musicale e professionale, sa cantare lo swing, la bossa, ma soprattutto è un’amica fidata. Spero che la magica alchimia che ci lega continui nel tempo, la musica è un regalo prezioso che va centellinato come un buon vino.
Per questo motivo mi occupo di musicoterapia in modo professionale con persone disabili e in difficoltà. E’ un modo per rendermi conto di quanto la musica mi abbia supportato nella mia vita e di quale potere terapeutico il suono possa avere.
PS. l’ultimo della carovana, mio figlio Emanuele di 6 anni ha scelto la batteria e non di rado prova a suonare qualche pezzo con noi. La storia si ripete e si riconfigura continuamente. Per complicarmi la vita comunque ho sposato una pianista classica, Antonella che quando vuole farmi del male suona Debussy o Chopin……..non ce la faremo mai!